Cosa
succede durante l'ipnosi?
È bene ricordare che l'invito
al rilassamento somatico e al sonno funzionano bene perché permettono
il distaccco graduale dall'ambiente esterno, ma è possibile indurre un'ipnosi
anche in altro modo come dimostrano le pratiche autoritarie o l'ipnosi
distonica. Infatti l'ipnosi non equivale al sonno, perché una persona addormentata reagisce solo a stimoli intensi e non è in comuncazione con il mondo esterno. |
Durante questo passaggio l'individuo
vive la destrutturazione del suo stato di coscienza, può avvertire delle sensazioni
di spersonalizzazione o irrealtà. Lo schema del corpo può alterarsi diventando
evanescente e spesso si presentano fantasie e immagini fugaci. Il soggetto
comincia a far fatica a seguire il senso delle parole dell'ipnotista anche
se sente un forte legame.
A questo livello l'ipnotista, riconoscendo i segnali fisiologici di una trance, passa all'utilizzo di un linguaggio metaforico-allegorico proprio dell'emisfero destro che nel frattempo si è trasformato nell'emisfero dominante. Si possono quindi creare delle "realtà ipnotiche" dove l'individuo, attingendo alle sue risorse profonde, e agli "apprendimenti esperienziali" potrà sperimentare nuovi esperienze e sviluppare nuove associazioni.
Tra l'altro si è scoperto, tramite
la PET, che le realtà prodotte in ipnosi sono virtuali solo sino a un certo
punto, poiché i soggetti a cui si comandava di pensare di correre su un prato,
attivavano i medesimi percorsi neuronali di una "vera corsa".
Per chiarire questo concetto possiamo fare l'esempio di noti campioni sportivi
che si allenano mentalmente ripetendo ogni movimento e immaginandosi completamente
la scena della gara tramite tutti i sistemi sensoriali.
Questa è la stessa tecnica che permise all'ipnoterapista Milton Erickson di
riabilitarsi.
Ci sono vari esperimenti che dimostrano
la validità di questo principio: "Uno studio ha guardato agli effetti dell'esercizio
mentale opposto a quello fisico nel tendere e rilassare un dito della mano
sinistra. Questo piccolo esercizio muscolare venne ripetuto per cinque sessioni
alla settimana su di un periodo di quattro settimane - per un totale di venti
sessioni d'allenamento. Metà dei partecipanti eseguì fisicamente l'esercizio,
mentre un secondo gruppo ne immaginò soltanto l'esecuzione per lo stesso numero
di sedute d'allenamento. Al termine delle quattro settimane, la forza del
dito di ogni partecipante venne confrontata con quella degli appartenenti
ad un gruppo di controllo che non avevano praticato lo stesso allenamento.
Per il gruppo che aveva eseguito fisicamente l'esercizio la potenza del dito
era aumentata del 30%, mentre il gruppo di controllo fece registrare un incremento
di potenza del tutto trascurabile. [...] Ma cosa era successo agli individui
che si erano esercitati soltanto nella palestra della mente? - La forza nel
loro dito era aumentata del 22%, quasi quanto in seguito all'allenamento fisico!
[...] l'incremento osservato nella forza era dovuto unicamente a variazioni
a livello cerebrale, le quali a loro volta erano state causate dalla stimolazione
del circuito di neuroni interconnessi che controllano i movimenti delle dita.
Attivandosi insieme ripetutamente, questi circuiti cerebrali si erano irrobustiti
ed espansi, proprio come nel cervello dei violinisti e dei lettori Braille."
(Ian H. Robertson, Il cervello plastico, Rizzoli, 1999, pp. 53-54)
Secondo lo schema classico di Erickson
e Rossi il procedimento ipnotico passerebbe attraverso queste fasi:
1. Fissazione dell'attenzione.
2. Depotenziamento degli abituali
schemi di riferimento e sistemi di credenze
3. Ricerca inconscia.
4. Processo inconscio.
5. Risposta ipnotica.
Secondo Erickson questi fenomeni
sono indipendenti dalla profondità della trance mentre nell'ipnosi classica
si usa suddividere la trance in diversi stati a ognuno dei quali vengono associate
determinate fenomenologie:
1. Stati ipnoidi caratterizzati da chiusura delle palpebre, rilassamento,
pesantezza, calore, leggera sonnolenza
2. Trance leggera retroversione oculare, catalessi oculare, catalessi degli
arti
3. Trance media amnesia parziale, anestesia o accresciuta consapevolezza a
livello sensoriale, suggestioni post-ipnotiche
4. Trance profonda amnesia e anestesia completa, sonnambulismo, allucinazioni
positive e negative.
La natura dell'ipnosi
Molti pensano che l'ipnosi sia pericolosa perché fa perdere il contatto con
la realtà.
A questo proposito potrebbe essere interessante chiedersi se "c'è qualcuno
che vive nel mondo reale?" Non avete mai visto come le persone vivano in una
loro trance? Come continuino ad esperire fenomeni ideodinamici? Come proiettino
contenuti interni sul mondo esterno? Come immaginano e rappresentano nello
spazio le loro esperienze interne? Come siano schiave di monoideismi (vedi
disturbi ossessivo/compulsivi)? e le suggestioni post-ipnotiche come le profezie
che si autodeterminano e gli schemi stimolo risposta delle fobie? E quante
volte siamo regrediti davanti a qualche figura autoritaria? e come abbiamo
osannato quel particolare leader politico o quel particolare cantante?
L'ipnosi ci consente di superare un pregiudizio piuttosto radicato*, ci consente
di studiare il modo in cui il "mondo reale" viene costruito tramite i nostri
processi neurofisiologici mentali e sociali. Tramite l'ipnosi possiamo utilizzare
coscientemente tali "regole" per definire una nuova realtà condivisa in cui
superare le limitazioni apprese.
*Il pregiudizio a cui stavo facendo riferimento consiste nella convinzione che tutti noi viviamo in un medesimo stato di coscienza e quindi nell'identica realtà. A questo pregiudizio si affianca la finitezza, determinata una volta per tutte, degli stati di coscienza. |
Piero Priorini (Attività estreme e stati alterati di coscienza) seguendo
le orme di Tart definisce la trance ipnotica come quel particolare stato di
coscienza caratterizzato dalla dissociazione psichica dell'Io e in particolare
da fenomeni di ideoplasia auto o eteroindotta. Si distingue quindi da tutti
gli altri stati di coscienza alterati (per esempio l'innamoramento, la tensione
mistica, l'ebrezza, le peak experiences, la possessione, il sonno, il sogno,
lo svenimento, etc...)
L'ipnosi consente di evocare nel soggetto un'ampia gamma di risposte psicofisiche.
Funziona un po' come un'amplificatore.
Come abbiamo visto, tra le fenomenologie possibili ci sono la completa immobilità
catalettica oppure il rilassamento profondo, l'ipersensibilità oppure l'anestesia,
l'ipermnesia oppure l'amnesia, etc...
In effetti se si analizza una induzione si può verificare come questa eliciti
una vastissima gamma di risposte neurofisiologiche:
"Ora semplicemente ti chiederò di guardare fissamente un punto proprio lì
di fronte a te, e mentre guardi quel punto le tue palpebre cominciano a farsi
più pesanti e si vogliono chiudere, e quando si chiudono completamente tu
puoi rilassare le gambre e le braccia sentendoti come cullato molto gentilmente....
e non so se ti sta già rendendo conto di quanto puoi sentirti felice e in
pace con te stesso in questo particolare stato, perché mentre assapori ogni
particolare sensazione prendendoti tutto il tempo necessario tu cominci a
immaginarti di galleggiare su una barca.. su un fiume molto calmo... così
come la tua mente è distesa... e puoi sentire la tua mano galleggiare mollemente,
completamente abbandonata, come lo è il tuo corpo, nell'acqua piacevolmente
calda... sai cosa intendo dire, non è vero? e mentre sei in questa situazione
possiamo sentire delle anatre in lontananza... ma è così piacevole lasciarsi
trasportare dal suono che quasi non te ne curi perché è come se stessi per
addormentarti.. anche se sai che la mia voce sarà con te mentre ti accompagna
in una trance sempre più profonda e così cominci a sentire il calore del sole
sul tuo stomaco e la fresca brezza sulla tua fronte... e ti lasci andare a
tutto ciò, perché non c'è bisogno di fare, non c'è bisogno di sapere, neanche
bisogno di ascoltare... perché le tue orecchie udranno e capiranno proprio
tutto ciò che è necessario. E ora puoi assaporare il benessere di una trance
sempre più profonda, e voglio che ne asssapori ogni istante perché tu puoi
avere un mucchio di piacere nel divenire consapevole di tutte le comodità
che puoi avere in te stesso... "