Linguaggio ipnotico per l’induzione indiretta

Nella vita quotidiana in realtà continuiamo a creare una realtà consensuale poiché le parole evocano per ricerca trasderivazionale una serie di significati idiosincratici relativi alla nostra mappa del mondo.

Bandler e Grinder hanno individuato una serie di forme linguistiche utilizzate da Erickson per indurre una ipnosi. Sono forme linguistiche (verbali e non verbali) che anche noi utilizziamo inconsapevolmente nella vita quotidiana e che Erickson utilizzava consapevolmente per ricalcare l’esperienza del cliente, focalizzare la sua attenzione all’interno in una ricerca trasderivazionale fino a guidarlo indirettamente alla risposta ipnotica.

Possiamo raccogliere le forme linguistiche descritte da Bandler e Grinder secondo la loro funzione: Ricalco - Ricerca interna - Guida

Ricalco
Nominalizzazioni, cancellazioni, verbi non specificati, indice riferenziale non specificato, truismi, spostamento di indice referenziale, lettura del pensiero, sistema rappresentazionale dominante, utilizzazione delle strategie del cliente, utilizzazione delle metafore e dei modi di dire del cliente, coprire tutte le possibilità di una classe di risposte, frasi aperte.

Ricerca interna
Ambiguità (fonologica, sintattica, di portata, di punteggiatura), frammento di frase, violazione restrizione selettiva, citazioni, metafore, aneddoti, paradossi, shock e sorpresa, domande per facilitare nuove possibilità di risposta.

Guida
Modellamento causale (congiunzioni, causativa implicita, causa-effetto), presupposizioni, domande trabocchetto, forme di estrazione indirette (domande incastrate, comandi incastrati, citazioni, sottolineatura per analogia, ordini in forma negativa, postulati di conversazione, indice riferenziale generico con suggerimento di sintagma nominale), performativa perduta, apposizione di opposti, negazione, non.. fino a che, non sapere/non fare, doppi legami, dissociazione conscio/inconscio, ratifica e approfondimento della trance, disseminazione, riorientamento allo stato di veglia, causa-effetto nel presente e nel futuro, distorsione temporale, operatori modali.

Vediamoli ora uno per uno.

 

 

RICALCO

Nominalizzazioni

Sono quei termini che nella frase occupano il posto di un nome, ma non sono tangibili: non li si può toccare, sentire, udire. Il criterio di identificazione di una nominalizzazione è: "Puoi metterlo in una carriola?"

Ogni volta che si utilizza una nominalizzazione viene cancellata una grande quantità di informazione. Se dico: "Emilia possiede molte conoscenze" ho cancellato che cosa sa esattamente e come lo sa.

L’uso di nominalizzazioni obbliga il cliente a recuperare le parti cancellate attivando, dal suo modello del mondo, il significato che servirà meglio i suoi propositi e i suoi bisogni.

Le induzioni di Milton sono piene di nominalizzazioni:

So che nella vita Lei prova certe difficoltà che vorrebbe poter portare a soddisfacente risoluzione ... e non so con esattezza quali tra le sue personali risorse Lei trovi più utile per risolvere questa difficoltà, ma quello che so è che la sua mente inconscia sa meglio di Lei ricercare nella sua esperienza quella precisa risorsa...

Notate che queste parole utilizzate nella vita di ogni giorno hanno una capacità di induzione naturale, parole come una certa sensazione, speranze, sogni, capacità, ricordi, avventuroso...

Sono parole che convogliano ben più significati di quanti qualunque parlante potrebbe mai sperare di trasmettere.

L’ipnotista genera la ricerca interna fissando l’attenzione del soggetto. Questo avviene quando il terapeuta implica che questi termini carichi di tanti significati in realtà ne trasmettano uno ben preciso: "E tu sai già di quale piacevole sensazione io stia parlando".

La ricerca interna è appunto un tentativo di eliminare il gran numero di significati opzionali e di trovare quello particolare che è stato implicato.

Cancellazioni

Quando una parte del significato di una frase (la struttura profonda) non ha una rappresentazione della struttura superficiale (la frase effettivamente detta dal cliente).

"So che Lei è curioso"

L’oggetto della frase manca completamente. Chi ascolta non sa di che cosa dovrebbe essere curioso, egli riempirà i vuoti in tutto ciò che è rilevante nella propria esperienza.

"Tu stai facendo la stessa cosa che hai fatto quando sei venuto a scuola per la prima volta" (fatto che cosa? La stessa cosa per chi?)

Verbi non specificati

L’uso di verbi non specificati vi mette in grado di ricalcare l’esperienza del cliente, in quanto aumenta al massimo la verosimiglianza dell’enunciato che contiene l’esperienza. Nello stesso tempo richiede la sua attenzione su qualche parte dell’esperienza:

Se dico "Voglio che tu impari" non sto spiegando come voglio che tu impari, o che cosa specificatamente voglio che tu impari.

Frasi del tipo

"E tu puoi chiederti cosa significa questo"

"Tu davvero saprai quando l’avrai scoperto"

Indice riferenziale non specificato

Asserzioni di questo tipo danno modo al cliente di applicarle a se stesso. Il linguaggio è abilmente vago non si entra nello specifico, non è data quindi neanche possibilità sottoporre a revisione critica queste affermazioni e quindi di rifiutarle..

"Puoi avvertire una certa sensazione"

Truismi

Il truismo è una semplice constatazione di fatto su qualcosa di innegabile e può essere utilizzato per evocare indirettamente delle risposte ideodinamiche.

I truismi sono particolarmente utili per provocare un atteggiamento di consenso, prima di suggerire possibilità terapeutiche che il cliente potrebbe considerare con minore certezza.

Pertanto un truismo è dire a un cliente: "Lei ha imparato a camminare". Il cliente, d’accordo su questo punto, lo sarà con più probabilità anche su successive affermazioni del terapeuta, anche se esse dovessero trasmettere ‘verità’ meno indubitabili.

Le frasi successive saranno suggestioni indirette, quali per esempio: "Dunque può imparare molte altre cose", e quasi impossibile opporre resistenza. È quindi molto efficace per creare falsi sillogismi.

I seguenti truismi possono veramente far scattare un’esperienza concreta e letterale del comportamento suggerito, che è scritto in corsivo.

Processi ideomotori:

Quando siamo stanchi, le palpebre cominciano a sbattere e talvolta gli occhi si chiudono senza quasi che ce ne rendiamo conto

Ciascuno di noi entra in trance in modo a lui peculiare

Processi ideosensori:

A molte persone piace il profumo salato di una lieve brezza marina

Molte persone amano la rinfrescante frescura di una lieve brezza

Processi ideoaffettivi:

Tutti, notando qualcuno che sorride a un proprio pensiero intimo, ce ne siamo rallegrati e spesso ci siamo trovati a sorridere al suo sorriso.

Processi ideocognitivi:

Qualche volta conosciamo un nome e lo abbiamo sulla punta della lingua ma non riusciamo a dire quel nome

Truismi che utilizzano il tempo:

Prima o poi i tuoi occhi si chiuderanno

Il tuo sintomo ora può scomparire non appena il tuo inconscio saprà che puoi affrontare il problema in modo più costruttivo

Il tuo mal di tesata può ORA andarsene così velocemente QUANTO il tuo sistema è pronto a permetterglielo

Spostamento di indice referenziale

tu, noi, voi al posto di io

"Sai quando uno si sente in questo modo"

"T’immagini che cosa curiosa sarebbe?"

"Si dice che alcune parti del corpo si possano rilassare sempre di più"

 

Lettura del pensiero

Si agisce come se si sapesse l’esperienza interna del cliente. Di solito ci si esprime in modo abilmente vago, incorporando ciò che sta effettivamente accadendo.

"Ti starai chiedendo che cosa vuol dire tutto ciò...", "Io so che qualcosa dentro di te sta cambiando..."

Coprire tutte le possibilità di una classe di risposte

Sono utilizzate quando il terapeuta vuole focalizzare la responsività del cliente in una direzione particolare comprendo tutte le possibilità di risposta circa l’evento. In tal modo si dà all’inconscio la libertà di esprimersi in qualsiasi forma ideomotoria. Qualsiasi cosa accada può quindi essere sperimentata come una risposta riuscita non esiste fallimento. Pertanto può essere usata come punto di partenza per l’indagine del tipo di responsività il soggetto rende disponibile.

"Presto ti accorgerai che un dito si muove un po’, forse per suo conto. Può muoversi in su o in giù, di lato o spingere. Può essere lento o veloce o forse non muoversi per niente. La cosa realmente importante è sentire pienamente qualsiasi sensazione si sviluppi."

Frasi aperte

Sono forme di suggestioni indeterminate che quindi non mirano come le precedenti a ottenere una risposta entro una gamma ristretta di particolare interesse.

Queste suggestioni a finale aperto permettono all’inconscio di selezionare le esperienza per lui appropriate senza fornire alcun contenuto specifico:

"Ogni persona ha delle capacità che il sé non conosce e che possono esprimersi in trance. Ricordi, pensieri, sentimenti, sensazioni, dimenticati completamente o in parte dalla mente conscia, sono a disposizione dell’inconscio e possono essere sperimentati in trance, adesso o in seguito, in qualunque momento l’inconscio sia pronto."

o "Noi tutti abbiamo dei potenziali dei quali non siamo consci, e normalmente non sappiamo come saranno espressi"

Questo tipo di suggestioni a finale aperto, pur dando molta libertà apparente di esplorare ed esprimere l’individualità del paziente, implicano con un alto grado di certezza che si prepara a una risposta terapeutica.

 

 

RICERCA INTERNA

Ambiguità

L’ambiguità si presenta come una struttura superficiale che può avere più di un significato. Ciò obbliga il cliente a selezionare il significato più appropriato dall’insieme delle possibili strutture profonde.

1. Fonologica (ci sono più significati a partire dallo stesso suono)

Sono solo semicerchi = Sono solo se mi cerchi

2. Sintattica

Non è possibile stabilire la funzione sintattica di una parola a partire dal contesto immediato della frase:

La visita dei parenti (chi visita chi?)

L’ipnosi di un ipnotizzatore può essere pericolosa (pericolosa per chi?)

3. Di portata

Non è possibile stabilire il senso di un frase in modo univoco

Voglio che tu mi faccia il mio autoritratto nudo (chi deve stare nudo?)

parlandoti come un bambino (questa espressione va riferita a Erickson o al cliente?)

4. Di punteggiatura

Si formano due frasi e le si sovrappone

Quel tennista ha commesso un doppio fallo ancora se ci riesci

Frammento di frase

Tali frammenti, risultato di una cancellazione non grammaticale obbligano il cliente al massimo della partecipazione per produrre un significato completo:

... e continui a chiedere ... e davvero .....

A questo proposito si può utilizzare un linguaggio proprio alla grammatica infantile per indurre una regressione d’età.

Domande per facilitare nuove possibilità di risposta

Si comincia con una domanda che richiede da parte del paziente una scelta e una volizione coscienti e termina con una domanda che può essere risposta solo mediante processi inconsci. Una peculiarità importante di questo approccio è la sua sicura riuscita, nel senso che ogni mancata risposta può essere accolta come una risposta valida e significativa alla domanda. Ogni domanda suggerisce una risposta osservabile che dà al terapeuta delle informazioni di rilievo sul modo in cui il paziente sta seguendo le suggestioni:

Fissazione dello sguardo

"Ti piacerebbe trovare un punto sul quale fissare lo sguardo sentendoti a tuo agio? Mentre continui a guardare questo punto non senti gli occhi stanchi con le palpebre che tendono ad abbassarsi?

Ti si chiuderanno subito oppure ondeggeranno per qualche momento mentre alcune parti del tuo corpo cominciano ad avere quella sensazione di benessere caratteristica della trance?

Questa sensazione di benessere diventa più intensa se i tuoi occhi restano chiusi, per cui non cerchi neppure di aprirli?

Fra quanto tempo dimenticherai i tuoi occhi e comincerai ad annuire lentamente con la testa come se facessi un bel sogno?

Levitazione della mano

Puoi sentirti a tuo agio appoggiando, delicatamente le mani sulle gambe?

Puoi fare in modo che le mani appoggino così leggermente che solo le punte delle dita tocchino appena le cosce?

Bene. Mentre appoggiano così leggermente ti accorgi che tendono a sollevarsi un po’, da sole, a ogni tuo respiro?

Cominciano a sollevarsi sempre più leggermente e facilmente da sole mentre il resto del corpo va sempre più rilassandosi?

Mentre questo succede, una mano o l’altra o forse tutte e due continuano a sollevarsi sempre di più?

E la mano si solleva e continua a salire sempre più in alto, a poco a poco, da sola? L’altra mano cerca di raggiungerla o rimane rilassata in grembo?

Bene. E questa mano continua a sollevarsi con questi leggeri movimenti un po’ a scatti, o l’elevarsi diventa sempre più armonioso mentre la mano continua a salire verso il viso?

Si muove più lentamente o velocemente all’avvicinarsi al viso, con una sensazione di benessere che si approfondisce? C’è bisogno di una piccola pausa prima che finalmente ti tocchi il viso così che tu puoi sapere che stai entrando in trance? E non ti toccherà fino a che il tuo inconscio non è realmente pronto a lasciarti andare più in profondità, non è vero?

E il corpo tirerà automaticamente un respiro più profondo quando la mano toccherà il viso mentre tu ti rilassi realmente e fai la esperienza di andare sempre più in profondità?

Bene. Vuoi anche provare a far caso alla profonda sensazione di benessere che provi quando la mano ritorna lentamente e da sola in grembo? E il tuo inconscio sarà in un sogno nel momento in cui la mano tornerà in stato di quiete?

Domande che facilitano la responsività terapeutica

E quale sarà il mezzo efficace per perdere peso? Succederà perché semplicemente ti dimentichi di mangiare e tollererai poco i cibi pesanti perché ti impediscono di fare cose più interessanti? Per un motivo qualsiasi non ti piaceranno più certi cibi che fanno ingrassare? Scoprirai il piacere di nuovi cibi e nuovi modi di prepararli e mangiarli così che sarai sorpreso dal fatto di avere perso peso, perché in realtà non ti sei privato di niente?

 

GUIDA

Presupposizioni

Le presupposizioni sono il modello linguistico più potente, quando sono utilizzate da una persona che riesce a presupporre le cose che non vuole siano messe in discussione. Un principio generale è quello di fornire alla persona molte alternative che però presuppongano tutte la reazione che si vuole ottenere.

1. Presupposizioni subordinate rette da clausole temporali: prima, dopo, durante, mentre, da quando....

"Vuole sedersi mentre entra in trance?"

"Prima che Lei entri in trance vorrei discutere di questo"

2. Se..... allora

"Se ti siedi, allora puoi entrare in trance"

"Ora, se tieni le gambe non accavallate e vi appoggi comodamente le mani, allora sarai pronto a entrare in trance"

3. Numeri ordinali: primo, secondo, terzo ecc. indicano un ordine

"Si starà chiedendo quale lato del corpo comincerà a rilassarsi per primo"

4. Uso della particella "oppure". Si presume che si realizzerà una tra più alternative

"Non so se a sollevarsi con movimento inconscio sarà la mano destra oppure la sinistra"

5. Predicati di consapevolezza. Parole quali sa, consapevole, rendersi conto, notare, ecc. possono essere utilizzate per presupporre il resto della frase. L’unica domanda che rimane è sapere se chi ascolta si rende conto della cosa che state dicendo.

"Si rende conto che la sua mente inconscia ha già cominciato a imparare?"

"Sapeva di essere già stato in trance molte volte nel corso della sua vita?"

6. Avverbi e aggettivi. Tali parole possono essere usate per presupporre in una frase, una clausola fondamentale.

"È profondamente in trance?" Ciò presuppone che siete già in trance, la sola questione è sapere se siete in trance profonda o no.

"Può cominciare a rilassarsi facilmente?" Ciò presuppone che la persona si può rilassare, l’unica questione è se lo può fare con facilità.

7. Verbi e avverbi che indicano cambiamento di tempo. Cominciare, terminare, smettere di, continuare, procedere, già, tuttora, più, ecc.

"Può continuare ad approfondire la trance?"

"È tuttora interessato all’ipnosi?" Ciò presuppone che la persona nel passato era interessata all’ipnosi

7. Aggettivi e avverbi di commento. Fortunatamente, felicemente, necessariamente.

"Fortunatamente, per aiutarla in ciò che vuole, non ho bisogno di conoscerne i dettagli". Ciò presuppone tutto ciò che segue la prima parola.

Più cose sono presupposte, più a chi ascolta riesce difficile districare la frase e mettere in discussione ciascuna proposizione.

"E non so tra quanto tempo Lei si renderà conto di quante cose inconsciamente ha già imparato, perché non è importante che lo sappia prima di aver continuato con comodità il processo di rilassamento e di aver permesso all’altro sé di imparare qualche altra cosa che sia per Lei utile e piacevole."

Le presupposizioni hanno una caratteristica particolare: quando mettete la frase al negativo ciò che è presupposto rimane vero perché la presupposizione è precondizione della verità o falsità dell'enunciato e quindi permane in tutte e due i casi. Si può dire che: Se A (la frase) è vera allora B (la presupposizione) è vera. Se A è falsa allora B è vera. Se dico: "Keplero è morto in povertà" anzitutto presuppongo che Keplero designi qualcosa e questo rimane vero anche se volgo al negativo la frase. Questa presupposizione non fa parte del significato della frase la potremmo considerare come una metaffermazione. Oppure si può pensare alla frase che permane in primo piano mentre sullo sfondo permangono tutte le sue presupposizioni in modo implicito. Ma la frase o figura per esistere ha bisogno della presupposizione (dello sfondo) su cui stagliarsi.

 

Domande trabocchetto

"Come sarebbe se...."

"Ti è mai capitato che..."

"Se tu fossi...."

"Quando tu ti senti..."

"Hai mai..."

"Sei mai..."

Ogni parola porta con se un'immagine e chi mi ascolta, per poter capire quello che dico, deve richiamare alla mente l'immagine corrispondente o anche le sensazioni fisiche.

Le domande trabocchetto che obbligano la persona a guardarsi dentro di sé a livello anche profondo per poter dare la risposta:

Come sarebbe se....

Se tu....

Non ti è mai capitato...

 

 

Forme di estrazione indirette

Servono per ottenere indirettamente delle reazioni specifiche senza sollecitarle esplicitamente. In questo modo si fanno giungere direttamente all’inconscio le suggestioni rendendo particolarmente difficile la resistenza poiché nulla è stato dichiarato in modo diretto.

1. Comandi incastrati. Sono degli ordini inseriti nella frase che per chi ascolta non vengono percepiti consciamente come tali:

Puoi imparare qualsiasi cosa se solo ti concedi una possibilità di rilassarti

Conoscevo una persona che quando ascoltava attentamente poteva veramente rilassarsi

 

2. Sottolineatura per analogia

Gli ordini inseriti in una frase risultano particolarmente efficaci quando sono accompagnati da una sottolineatura per analogia (e ancora di più se utilizziamo l’indice referenziale generico con suggerimento di sintagma nominale).

Qualsiasi comportamento percettibile dall’altra persona può essere utilizzato per indicare che una data direttiva merita particolare attenzione. Non c’è bisogno che l’altro noti a livello conscio la vostra sottolineatura; anzi, la reazione sarà più completa quando la sottolineatura è sì, percepita, ma non riconosciuta a livello conscio.

Per quanto riguarda la voce Erickson spiega: "le parole dirette all’inconscio sono profferite con un tono sommesso. Mi rivolgo alla mente conscia con un tono di voce, all’inconscio con un altro tono"

Lankton raccomanda di acquisire questo stile esercitandosi nell’effettuare la dissociazione conscio/inconscio utilizzando cambiamenti di tono di voce, abbassandola quando si parla dell’inconscio.

es. di comandi incastrati con sottolineatura analogica:

Ti ho raccontato del mio amico Michele?

Be', è una cosa interessante. Mi ricordo che una volta Michele mi ha raccontato una storia a proposito di un suo amico. Questo suo amico quando cominciava l'induzione di ipnosi e provava ad ASCOLTARE CON ATTENZIONE cominciava a diventare cosciente del suo della sua voce... e mentre sentiva il suono della sua voce, poteva anche sentire altri suoni nella stanza o fuori della stanza come in lontananza... e poi mentre CONTINUA AD ASCOLTARE cominciava a prendere coscienza ... dell'alzarsi e dell’abbassarsi del suo petto.. e della voce... e mentre diventava cosciente.... di tutte queste cose... il contatto della mano sul ginocchio e allora può rallentare il ritmo, l'intero mondo si ferma e può IMMAGINARE UN MOMENTO NEL FUTURO diciamo sei mesi da adesso, ancora SENTENDO QUEL SENSO DI INCREDIBILE CONNESSIONE, e RIGUARDANDO A OGGI come era fosse stato il suo inizio? ... e LASCIARSI ANDARE A TUTTO CIO'

E mentre eri seduto lì anche tu hai fatto quello

3. Indice riferenziale generico con suggerimento di sintagma nominale

A partire da una frase con indice riferenziale generico l’operatore suggerisce un sintagma nominale che accresce la possibilità che sia scelto nella ricerca trasderivazionale.

A partire dalla frase

La gente può essere a proprio agio mentre legge questa frase

Il sintagma nominale Joe (che è il nome del cliente) può essere inserito in punti diversi raggiungendo sempre un effetto subliminale:

La gente può essere a proprio agio mentre legge questa frase, Joe.

Joe, La gente può essere a proprio agio mentre legge questa frase

La gente, Joe, può essere a proprio agio mentre legge questa frase

La gente può, Joe, essere a proprio agio mentre legge questa frase

La gente può essere a proprio agio, Joe, mentre legge questa frase

Si può ripetere il sintagma nominale più volte:

Sai Ale, la gente può ascoltare attentamente, Ale, ogni volta che lo vuole

Nella frase precedente troviamo un comando incastrato con sottolineatura analogica all’interno di una frase che esprime un truismo tendente ad evocare processi ideocognitivi.

Potrei anche utilizzare operatori modali del tipo: potere, essere in grado, deve, potrebbe, capace di...

Le piante riescono/possono/sono in grado, Fred, a provare un senso di benessere e di rilassamento.

 

4. Citazioni

I comandi si possono inserire nel corso di una citazione indiretta o diretta al fine di rivolgere un ordine:

Avevo una volta un paziente che mi diceva sempre di sentirsi rilassato (cit. indiretta)

Avevo una volta un ipnotista che mi diceva: "Chiudi gli occhi ora". E ciò non aveva molto senso, ma lui continuava a dirmi: "Adesso chiudi gli occhi e dormi!" (cit. diretta)

Queste citazioni si potrebbero usare parlando dell’ipnosi a una persona del fatto che certi usano l’ipnosi diretta e con alcuni va bene. Se dopo la suggestione la persona non risponde non hai toppato perché in realtà stai raccontando di un altro, a quel punto puoi dire che tu non usi quel tipo di ipnosi:

Voglio raccontarle l'ultima volta che sono stato a Phoenix a trovare Milton Erickson. Sono entrato nel suo studio, e poi Milton è entrato nella sua sedia a rotelle, mi ha guardato e ha detto: "Entra in trance!".

Se non ottenete risposta si può dire e poi siccome non entravo in trance mi ha fissato e mi ha detto: Non devi sforzarti perché sto parlando direttamente la tuo inconscio Sto aspettando Lui ( guardare un po' oltre) e poi è restato zitto così....

Ora mi chiedo se tu ti renda conto di essere più profondamente in trance (presupposizione)

(se non c'è risposta) ma questo è ciò che mi disse Milton; naturalmente io personalmente non farei così, preferirei chiederti se mi puoi prestare per un attimo quella mano.

5. Domande incastrate

Le domande incastrate hanno lo scopo di creare nel cliente una potenzialità di risposta ponendogli dei quesiti senza dargli modo di rispondere palesemente. Assai spesso sono presupposti di qualche altro comando e servono a distrarre l’emisfero dominante costringendolo a ricorrere al dialogo interno per rispondere alle domande, o per cercare di rispondervi, o anche soltanto per cercare di capire se debba rispondervi o, più ancora, se lo possa fare, benché di fatto non sia stata posta alcuna domanda.

Mi chiedo se tu sai quale mano si solleverà per prima

Sto riflettendo su quali possono essere le tue sensazioni di fronte alla prospettiva di entrare in ipnosi

Si utilizzano termini del tipo chiedersi, curioso, non so

E ora parlandoti come un bambino (ambiguità di portata, chi è il bambino? io o tu) mi chiedo se tu sai se entrerai in trance oppure no e in realtà non so neppure se sai qualcosa sulla trance. Ci sto riflettendo e sono proprio curioso di sapere se sei anche capace di rilassarti completamente e mi chiedo anche se tu sai quale mano si solleverà per prima, sarà la destra o la sinistra oppure entrambe...

6. Postulati di conversazione

Usando i postulati di conversazione si evita di impartire direttamente i comandi permettendo al cliente di rispondere oppure no evitando così l’istaurarsi di un rapporto autoritario.

Sono domande a cui è possibile rispondere si/no ma che tipicamente determinano una reazione piuttosto che una risposta si/no.

Es.

Sai che danno in tv stasera?, Sai le ore? Sei capace di chiudere la porta? La porta è aperta?

In ipnosi:

Puoi lasciare che la tua mani si sollevi

Puoi concentrare lo sguardo su quel punto?

Avrai gli occhi ben chiusi?

7. Ordini in forma negativa

Quando un ordine è dato in forma negativa, l’istruzione positiva è generalmente la cosa cui si reagisce.

Non è necessario che tu vada in ipnosi, ora.

Utile per i soggetti resistenti che si oppongono all’essere eccessivamente guidati.

In tal senso si possono utilizzare come doppio legame:

Prima di tutto si aumenta la simmetria per esempio dicendo: "Come suo terapeuta è in mio potere, farle fare un sacco di cose, e io intendo avvalermi di questo potere, perché devo fare il mio lavoro!"

A livello conscio il cliente si pone simmetrico e resistente. A questo punto il terapeuta è nella posizione di impartire istruzioni a livello inconscio, invitando a questo livello a esibire la reazione opposta che è quella che voglio:

"È molto importante che lei non impari nulla da gente che non conosce, e certamente lei non ha bisogno di stare seduto mentre è qui. Insisto dunque perché ascolti attentamente le mie parole, per cui non si rilassi e non lasci vagare la mente mentre parlo. Probabilmente lei non saprà come fare a generalizzare e utilizzare le cose apprese e la sua esperienza inconscia. E certamente non mi aspetto che applichi nessuna di queste stupidaggini alla vita reale e ci posso contare che una volta uscito di qui questi pensieri non la seguiranno"

Performativa perduta

Sono le frasi in cui manca (è perduta) l’indicazione della persona che dà la valutazione. È utile per far passare certe presupposizioni:

È un bene che lei si possa rilassare sempre più profondamente

Non è importante che lei sprofondi in questa sedia - Chi lo dice? Per chi è importante?

Apposizione di opposti - più.... più...

Un bilanciamento tra sistemi opposti è un processo biologico basilare che si fonda sulla struttura del nostro sistema nervoso.

La maggior parte dei sistemi biologici può essere concettualizzata come un bilanciamento omeostatico di processi che impedisce al sistema complessivo di deviare dall’ambito relativamente ristretto necessario a un funzionamento ottimale. Per spiegare alcuni dei fenomeni dell’ipnosi, è stato detto che ci sono delle alternanze in vari sistemi opposti, come per esempio il simpatico e il parasimpatico, gli emisferi cerebrali destro e sinistro, processi corticali e subcorticali...

Questo bilanciamento o apposizione di opposti è evidente anche a livello psicologico e sociale. Esistono tensione e rilassamento, motivazione e inibizione, coscienza e inconscio, eros e logos, tesi e antitesi.

Mentre questo pugno diventa più chiuso e contratto, il resto del tuo corpo si rilassa

Mentre il braccio si sente più leggero e si alza, le palpebre possono sentirsi più pesanti e si abbassano fino a chiudersi.

Mentre la fronte diventa più fresca le mani possono diventare più calde

Più all’inizio è teso, più in trance si può rilassare a fondo.

Negazione

Erickson crede che la semplice espressione di una negazione da parte del terapeuta possa innescare automaticamente la scarica di ogni inibizione e resistenza.

La ricerca ha dimostrato un altro valido aspetto di questa stretta giustapposizione tra positivo e negativo. Si è trovato che è molto più difficile capire una negazione che un’affermazione. L’uso di negazioni può generare una confusione che tende a depotenziare il limitato campo cosciente del paziente.

E tu puoi, no?

Puoi provare, o no?

Lo fai, non è vero?

Perché non lasciare che succeda

Non.. fino a che

È simile ai comandi in forma negativa ma è meglio definibile come un tipo di suggestione contingente. La suggestione ipnotica fa leva sulle risposte naturali e spontanee che si trovano nel normale repertorio del cliente.

Tu non lo farai lo farai fino a che il tuo inconscio non è pronto

Non devi entrare in trance fino a che non sei realmente pronto

Tu non saprai realmente quanto benessere proverai nella trance fino a che il braccio non si è abbassato lentamente per fermarsi sulla gamba

Non sapere/non fare

Invita a lasciarsi andare all’inconscio e alle risposte automatiche, crea dissociazione.

Quando si è rilassati, come è tipico della maggior parte delle esperienze di trance, il sistema parasimpatico predispone fisiologicamente a non fare piuttosto che a compiere uno sforzo attivo di fare. Analogamente, quando siamo rilassati e prevale l’inconscio, di solito proviamo una sensazione di benessere e non sappiamo in che modo l’inconscio stia svolgendo la sua attività.

Non devi sforzati a cercare di ascoltarmi perché il tuo inconscio da solo può farlo e rispondere

Non sai quando le palpebre si chiuderanno da sole

Puoi non sapere quale mano si solleverà per prima

La tu mente conscia si pone certamente molte domande, ma in realtà non sa quando l’inconscio ti lascerà abbandonare questa spiacevole abitudine. Non sai se accadrà prima o poi. Non sai se accadrà improvvisamente o, a mano a mano, per gradi. Però puoi imparare a rispettare il tuo modo naturale di fare le cose.

Doppi legami

1. Evitamento

Vorresti entrare in trance ora o più tardi/seduto o disteso?

Vorresti entrare in una trance leggera, media o profonda?

2. Conscio/inconscio

Se il tuo inconscio vuole che tu entri in trance, la tua mano destra si solleverà da sola. Altrimenti si solleverà al sinistra.

3. Doppio legame conscio/inconscio per doppia dissociazione

"Tu puoi svegliarti come persona, ma non hai bisogno di svegliarti come corpo, oppure tu puoi svegliarti quando il tuo corpo si sveglia, ma senza renderti conto del corpo."

"Puoi sognare ed essere sveglio anche se sei in trance o puoi comportarti come se fossi in trance anche se sei sveglio."

4. Doppio legame a non sequitur

Per usare parole di Erickson e Rossi: "nel doppio legame a non sequitur vi è similarità di contenuto fra le alternative offerte, senza tuttavia alcuna connessione logica. Non la si può capire né confutare e allora si tende ad accettarlo."

Si fa pensare che ci sia un’alternativa. Famose sono le ingiunzioni di Milton al figlio:

"Vuoi fare il bagno prima di andare a letto, o preferisci metterti il pigiama nella stanza da bagno?"

"Mentre metti via la bicicletta, chiudi la porta del garage"

Il compito sembra singolo - come si fa a rifiutare. Rifiutare significa forse che non si metterà via la bicicletta, che non si arriverà fino al garage?, che non si chiuderà la porta?

Il grado dello sforzo necessario per identificare ciò che uno deve rifiutare è di per se stesso una remora al rifiuto, si tenderà quindi a eseguire i compiti combinati piuttosto che star lì ad analizzare la questione.

È sempre un falso sillogismo che in ipnosi acquista potere quando si aggancia a qualcosa che sta già avvenendo:

"Mentre si siede su quella sedia, vada pure in trance"

"Mentre si rende conto che può ritornare in trance quando ne ha bisogno può svegliarsi"

Dissociazione conscio/inconscio

Serve a facilitare l’insorgere di fenomeni di trance. La si può evocare indirettamente con racconti della vita quotidiana nei quali intervengono schemi automatici o abituali di comportamento: camminare, essere assorti nei propri pensieri, guidare, scrivere, guardare da un finestrino, dimenticare un nome...

Il pensiero ha la velocità dell’elettricità. E ci sono bilioni di cellule cerebrali, e sono costantemente in attività. E tu avevi il tempo sufficiente di renderti conto solo di alcuni dei processi di pensiero che avvengono nel tuo cervello. E un solo semplice stimolo può far scaturire dalla tua mente inconscia tantissimi pensieri apparentemente scollegati.

La sua mente conscia potrebbe già sapere dove utilizzare queste cose, mentre la sua mente inconscia si occuperà di farlo nel modo giusto.

Doppia dissociazione:

Si comincia con una dissociazione normale per poi ripeterla invertita. Invertendo cioè i compiti attribuiti alla mente conscia e inconscia:

"La sua mente conscia può essere interessata a vedere cosa impara da quest’esperienza, e la sua mente inconscia può curarsi di imparare davvero da essa, o forse la sua mente inconscia le permette solo di avere interesse, mentre la sua mente conscia impara.

La formula è: "La sua mente conscia può fare X, mentre la sua mente inconscia farà Y, oppure la sua mente inconscia può fare X, mentre la mente conscia farà Y"

"E si potrebbe lasciare che sia la mente conscia a scegliere un luogo in cui utilizzare le cose apprese e incaricare l’inconscio di metterle in atto, oppure si può lasciare che sia il conscio a imparare qualcosa, e lasciare all’inconscio la scelta del tempo e luogo"

 

Ratifica e approfondimento della trance

Col termine ‘ratificazione’ si intendono tutte quelle comunicazioni che indirizzano l’attenzione del soggetto a quelle alterazioni prodotte dalla fissazione dell’attenzione e dalla dissociazione dei processi mentali. Il fatto di concentrare la consapevolezza del cliente sulle alterazioni che si sono prodotte tende a convincerlo che sono effettivamente avvenute delle cose inusuali.

E mentre ti parlavo, la tua respirazione è cambiata. La tua pressione sanguigna si è alterata. Il tuo tono muscolare si è alterato. I tuoi riflessi muscolari si sono alterati. Ora chiudi gli occhi e prova benessere. E più benessere provi, più in profondità scenderai in trance.

Distorsione temporale

Presente-Futuro

pensando alle cose che stai imparando qui adesso

puoi immaginare un momento futuro,

diciamo anni da adesso,

in cui stai godendo già da anni la maestria nelle tecniche

e guardi indietro al momento attuale

come quello che è stato l’inizio di tutto.

Presente-Passato

Non sono d’accordo con quello che dici.

So che sei abituato a non essere d’accordo

sapevo già che tu sei abituato a non essere d’accordo

Operatori modali

Indicano mancanza di alternative

Hai notato che non puoi aprire gli occhi?

 

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