Rapport
L'intervento deve da una parte bloccare l'emisfero sinistro (razionale) ma al contempo ottenere consenso della parte razionale (evitare le resistenze, il corto circuito, stabilire un buon rapport) e poi realizzare un agevole accesso all'emisfero destro (emozionale). Il blocco dell'emisfero razionale comporta un temporaneo vuoto di potere logico-critico-analitico di cui parlavano Freud e Breuer (nella Comunicazione preliminare) con riferimento a stati patologici durante i quali le difese dell'io sono notevolmente abbassate e il campo è lasciato libero per l'accoglimento della suggestione. Per questo occorre ingraziarsi il consenso dell’emisfero razionale perché il cambiamento sia duraturo e perché venga posta in essere una ristrutturazione cognitiva. A questo proposito Anna Freud (l'Io e i meccanismi i difesa, 1967) specifica che l'ipnotizzatore mirava ad eliminare ogni resistenza dell'Io per accedere direttamente ai contenuti inconsci ma tale metodo impediva all'Io di prendere parte al processo terapeutico e quindi una volta che l'influenza dell'ipnotizzatore scemava l'Io riprendeva il sopravvento e rendeva vano tutto il lavoro dello psicoterapeuta. Nell'ipnosi Ericksoniana invece, una volta che l'attenzione dell'io è stata focalizzata ed il paziente è stato coinvolto nella ricerca trasderivazionale è possibile avere un'agevole accesso all'emisfero destro tramite la sintassi ad esso peculiare: motti di spirito, aforismi, giochi di parole, messaggi non verbali, metafore, paradossi, etc.
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