La suggestione

Secondo Erickson c’è da fare un distinguo fra suggestionabilità e stato ipnotico poiché lo stato ipnotico non garantisce l’accettazione delle suggestioni da parte del soggetto. Tanto è vero che Barber ha dimostrato tutti i fenomeni comunemente definiti ipnotici possono essere prodotti anche in uno stato di veglia (Theodore X. Barber, Ipnosi, un apporccio scientifico, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1972). Il classico esempio è l’ipnosi da palcoscenico che funziona più come una sorta di condizionamento che come una vera e propria ipnosi. Tale forma di ipnosi è molto vicina all’ipnosi dinamica che pone l’operatore, grazie anche al prestigio e all’autorità di cui si avvale in una posizione one-up rispetto al malcapitato.

In questo senso sono famose le guarigioni di massa da parte di guru carismatici, la scenografia suggestiva di Mesmer e l’autorità scientifica di Charcot nei confronti dei pazienti-soggetti ipnotici di bassa estrazione sociale.

A questo proposito Michel Foucalt scrive: "Agli occhi del malato il medico diventava taumaturgo; egli detiene ora da solo l’autorità che attingeva all’ordine, alla morale, alla famiglia; lo si crede dotato di questi poteri appunto in quanto è medico [...] Sempre di più il malato si alienerà a lui, accettando interamente e in anticipo tutti i suoi prestigi, sottomettendosi di primo acchito a una volontà ch’egli sente come magica, e a una scienza ch’egli suppone prescienza e divinazione, diventando così in fin dei conti il correlativo ideale e perfetto di quei poteri ch’egli proietta sul medico, puro oggetto senz’altra resistenza all’infuori della propria inerzia, disposto a essere appunto quella isterica in cui Charcot esaltava il meraviglioso potere del medico." (p. 435 Storia della follia nell’età classica)

Questo tipo di ipnosi "autoritaria" non è neanche definibile come ipnosi secondo Erickson e Rossi poiché provoca solo l’alterazione temporanea del sintomo, funziona secondo il concetto di stimolo-risposta, non tiene conto che in ogni forma di terapia vi è la necessità per il cliente di operare un nuova sintesi interiore frutto di una riassociazione e elaborazione di idee e punti di vista. La realizzazione della risposta ipnotica soddisfa solo l’ipnotista che può in tal modo accrescere la sua fama e il suo potere.

Secondo Erickson e Rossi non esiste neanche la suggestione diretta si tratta solo di un mito. L’ipnotista può solo suggerire una certa risposta ma tale risposta sarà sempre una risposta soggettiva che utilizza il patrimonio individuale di esperienze e di conoscenze del cliente.

 

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