Induzioni
semplici e complesse
Le prime implicano
un ricalco e guida verbale e non-verbale oltre al Milton Model; le seconde
implicano anche un confusione verbale e non verbale e luso di strategie
(doppi legami, piede nella porta, porta in faccia, debito, etc..) oltre
che luso di metafore (comunicazione multilivello=ambiguità
fonologica, sintattica, di portata, di punteggiatura).
Induzioni
semplici (Ricalco e guida)
Ricalco
e guida verbale
Lipnotista
è riuscito a effettuare il ricalco verbale del cliente quando questultimo
accoglie le verbalizzazioni che ascolta come una descrizione precisa della
propria esperienza.
In altre parole,
quando questi ha accettato la descrizione fattagli dallipnotista
come un preciso resoconto della propria esperienza in corso, la linea
di demarcazione tra la descrizione a opera dellipnotista delleffettivo
comportamento del cliente e quella che sarà la sua prossima esperienza
diventa indistinta.
Tipicamente
Erickson formulerà una serie di asserzioni, che il cliente potrà
subito verificare, e le vincolerà a unasserzione che descriverà
il comportamento che egli desidera provocare nel cliente. La forza di
questi vincoli potrà cambiare.
Occorre ricordare
che lipnotista può riuscire a ricalcare lesperienza
interiore del cliente senza neppure sapere quale sia tramite descrizioni
verbali che consentano al cliente di allucinare o di proiettare la sua
esperienza in atto sulle descrizioni che lipnotista va facendo.
Lipnotista che impiega con abilità questa tecnica di ricalco
fa ampio uso dei processi universali del modellamento umano: cancellazione,
deformazione, generalizzazione.
Ciò
lascia al cliente ampia possibilità di scelta di interpretazione,
allucinazione o proiezione. Con questo artifizio il cliente viene impegnato
più attivamente nel procedimento di induzione di trance o nel comportamento
in trance profonda.
Laccorta
cancellazione di parti della rappresentazione linguistica completa
la struttura profonda spinge il cliente ad attivare altre strutture
profonde per recuperare il significato completo. Ciò dà
luogo a un processo in cui il cliente origina e seleziona delle strutture
profonde grazie alle quali sarà possibile che:
1. il cliente
partecipi attivamente, impegnando completamente lemisfero dominante
2. le verbalizzazioni
dellipnotista ricalchino efficacemente lesperienza del cliente
3. il cliente
sia libero di impiegare le proprie risorse nel processo di recupero del
significato completo
Tale tecniche
funzionano perché la mente cosciente funziona per associazioni
e luso dei termini di transizione rende il tutto logico (falso sillogismo).
Occorre perciò
legare le informazioni sensorialmente basate a quelle non-sensorialmente
basate (con legami finali di causa/effetto poiché la persona deve
arrivare a credere che il non sensorialmente basato è conseguenza
diretta del sensorialmente basato) nelle quali evocherò col condizionale,
con un linguaggio abilmente vago e comprendo possibilmente tutta la gamma
di risposte possibili i sintomi della trance (attenzione focalizzata allinterno).
Alla fine le suggestioni si confondono col sensorialmente basato.
Si tratta di
falsi sillogismi. Pensiamo che ciò che appare logico e segue la
tipica argomentazione in cui, posto qualcosa come premessa, qualcosaltro
ne deriva come necessaria e logica conclusione. A volte partendo da presupposti
fondati si può giungere a conclusioni errate:
1. Gli esseri
umani sono dei mammiferi, 2. i conigli sono mammiferi, 3. dunque gli esseri
umani sono conigli.
In ogni caso
malgrado lapparente permissività il tono con cui dite le
cose deve essere di certezza (paraverbale e anche cnv).
Sul piano del
non verbale posso guidare la persona col corpo (dopo il ricalco vado in
trance anche io)
questultime
tecniche si chiamano ricalco e guida non verbale:
Una prima forma
di induzione e luniformazione della velocità delle vostre
parole al ritmo respiratorio dellaltro (ricalco) per poi cominciare
a rallentarle (guida). Un altro modo e il cambiamento di tono e funziona
anche da ancora: tutte le volte che indurrete la trance cambiarete il
vostro tono di voce.
È importante non partire subito con un tono di voce alterato ma
cominciare a cambiarlo mentre laltro comincia ad andare in trance
così da creare unancora e così da effettuare un ricalco
efficace perché poi quando altererete e rallenterete ancora di
più il vostro tono di voce laltro vi seguirà. È
proprio ciò che Bandler definisce come listaurazione di un
circuito di retroazione: "Mi sono trasformato in un complesso apparecchio
per il biofeedback a suo beneficio. Ho osservato i cambiamenti nella colorazione
della pelle, e mentre la colorazione della pelle cambiava, io molto lentamente
ho cominciato a cambiare il mio tono di voce, da uno molto normale a uno
molto diverso. Inizialmente ho cambiato tono di voce alla cadenza e al
ritmo con cui cambiava lei. Poi, cambiando voce sempre più nella
stessa direzione, lho potuta condurre sempre più a fondo
in uno stato alterato." (Richard Bandler, John Grinder, Ipnosi
e trasformazione, Astrolabio, 1983 Roma, p. 120)
Il cambiamento di tono
su alcune parole chiave è chiamata sottolineatura analogica.
Nella sottolineatura analogica non c'è la peak experience come nell'ancoraggio
ma la sottolineatura analogica (paraverbale, non verbale) ripetuta
molte volte diventa l'equivalente di un'ancora.
Per esempio muovo la mano in un certo modo quando evoco un particolare
stato: di ipnosi, potere o motivazione. Poi dopo molte volte quando
chiedo di fare una cosa posso usare la stessa sottolineatura analogica
per comunicare direttamente all'inconscio ciò che deve fare. Posso
dire: "E ora, un'altra parte di te sa già cosa fare..." e sottolineo.
Spiega Bandler: "Potrei
per esempio parlarvi di persone che sono veramente capaci di rilassarsi,
di persone che possono permettersi di essere a proprio agio
nella situazione in cui si trovano. Oppure potrei raccontarvi una
storia su un mio amico che sa apprendere facilmente come andare
in trance profonda. [...] Queste cose costituiscono dei messaggi
distinti all'interno del messaggio manifesto, e il vostro inconscio
li identificherà e vi reagirà in modo appropriato.
A questo punto, per molti di voi io ho associato un certo tono di
voce e un certo gesto alle parole rilassamento e trance.
Ora non devo far altro che usare sempre più spesso quel tono di
voce, e il vostro inconscio saprà cosa fare. Quel tono di
voce trasmette il messaggio in modo molto più efficace che se vi
dicessi di andare in trance, perché aggira la vostra mente
conscia. [...] Un termine come 'rilassamento' è di per sé un'ancora
[...] Per capire cosa intendo dire [...] voi dovete accedere alla
vostra personale esperienza [...] Voi disponete di un frammento
d'esperienza che vi permette di capire la parola stessa. E nel momento
stesso in cui vi sentite a vostro agio, io associo questa
esperienza a un dato tono di voce. Adesso il mio tono di voce diventa
un'ancora per quella risposta."(Ipnosi e trasformazione, pp. 70-71)
In altre parole la sottolineatura analogica diventa uno strumento
del mestiere dell'ipnostista da potersi usare in qualsiasi tipo
di induzione egli voglia usare, è ottima per esempio per l'evocazione
di stati di trance naturali mentre all'interno della trance la si
può usare per marcare certe parole per l'inconscio mentre altre
sono dirette al conscio nella doppia dissociazione, oppure per indurre
la levitazione del braccio la parola elevare può essere nascosta
più volte in un racconto e viene diretta verso la mano, è ottima
anche nelle frasi che contengono ambiguità: "L'ipnosi è una cosa
che può elevare lo spirito e molto altro ancora, ma
occorre che venga messa in mano a coloro che sono di fronte
a molte possibilità anche se a volte mentono"
|
Una forma più
completa è che andiate voi stessi in trance:
"Posso
ricalcare la sua dilatazione delle pupille dilatando le mie e poi, quando
lo guardo, cominciare a sfuocare lo sguardo sempre di più, via
via che mi segue. L osguardo sfuocato è un buon indicatore di stato
di trance, perché è associato a unelaborazione interna,
mentre mettere a fuoco significa rivolgersi al mondo esterno.
Posso uniformarmi
al suo battito delle palpebre e pìoi gradualmente sbattere le mie
più spesso e più lentamente, sino a quando non ottengo che
chiuda gli occhi. Posso rispecchiare il suo tono muscolare e poi lentamente
rilassare i miei muscoli, per aiutarlo a rilassarsi. Quando ricalcate
e guidate in modo non verbale, non cè alcun bisogno di parlare.
Non dovete far altro che rispecchiare per ottenere rapport, e poi lentamente
mettervi in uno stato alterato di coscienza, assicurandovi che laltra
persona vi stia seguendo." (Richard Bandler, John Grinder, Ipnosi
e trasformazione, Astrolabio, 1983 Roma, p. 51)
Più
raffinato è il ricalco anticipato (conosco cosa fa la persona quando
comincia ad andare in trance) e la rcialco anticipatamente in modo che
questo funzioni come un ancoraggio.
Si tratta sempre di una
guida indiretta e quindi non assume il tono autoritario di un comando:
"Mi chiedo se tu possa sentire il piacevole contatto delle ciglia
con la tua cute". Per sentirlo può solo chiudere gli occhi. Potete
accompagnare il vostro verbale con il non verbale chiudendo voi stessi
gli occhi o accompagnando la parola con un gesto della mano. |
Nelinduzione
5-4-3-2-1 posso partire dal sistema rappresentazionale dominante che sta
usando la persona in quel preciso momento per poi sovrapporre gli altri
(questa è la tecnica dei sistemi rappresentazionali sovrapponentesi
che in parte è simile alla tecnica di autoipnosi della moglie
di Erickson: prima 3 affermazioni visive poi 3 auditive poi 3 cinestesiche
per poi scalare a due a uno).
Se ascoltiamo
i termini usati dal cliente ci rendiamo conto di cosa è cosciente
di quale/i canale/i sta utilizzando a livello conscio per elaborare le
informazioni e per entrare in contatto con la realtà. Quello è
il suo stato di coscienza "normale" in quel momento: "se
sapete cosa significa per una persona essere in uno stato normale, in
termini di sistemi rappresentazionali, avrete anche uneccellente
indicazione di quale sarebbe per lei uno stato alterato: qualsiasi altra
cosa." (Richard Bandler, John Grinder, Ipnosi e trasformazione,
Astrolabio, 1983 Roma, p. 52)
Per far passare
la persona dallo stato alterato a quello ordinario la tecnica è
sempre quella del ricalco e guida: ricalcare cioè i suoi sistemi
rappresentazionali per poi guidarla attraverso la sovrapposizione ad altri
sistemi che non sta utilizzandov e passare da VAKOG esterni a VAKOG interni.
Posso anche
aiutarmi facendola riaccedere a uno stato precedente di trance:
1. La persona
ha avuto già altre esperienze ipnotiche: posso chiederle di porsi
nella stessa postura, sulla stessa sedia e ricordare come esattamente
era (VAKOG completo). Per poter riaccedere alle informazioni necessarie
deve porsi in uno stato di trance.
2. Posso far
immaginare come sarebbe:
Come sarebbe
se...; cosa accadrebbe... prova a immaginarti...
Potete immaginare
tutte le componenti (VAKOG):
Che aspetto
avresti se fossi in trance profonda? Creeresti delle immagini interne?
Come ti sentiresti? Come sarebbe la tua respirazione? il tuo tono muscolare?
Come sentiresti la mia voce? ti diresti qualche cosa?
3. Posso evocare
stati di trance naturali (riaccesso a uno stato naturale di trance).
Quest'ultima è una tecnica particolarmente importante che può essere efettuata
in modo indiretto cioè tramite il racconto e la metafora.
Nell'ipnosi Ericksoniana non ho bisogno di dire al cliente che cosa deve
fare in modo diretto, non devo dire di cercare di rilassare parti del
suo corpo o immaginare di sprofondare nella sedia o altro. L'ipnosi Ericksoniana
parte dall'assunto che è facile entrare in trance, che nella vita di ogni
giorno abbiamo degli stati di trance naturale. Quando volete creare un
certo fenomeno ipnotico potete attingere a contesti della vita quotidiana
nel quale quel fenomeno è una risposta naturale, non c'è nulla di imposto.
Per esempio, la dissociazione può essere indotta raccontando del riflesso
del proprio viso sul finestrino del treno mentre la campagna passava davanti
a voi ed eravate presi dalle vostre fantasticherie. Se vogliamo alleviare
il dolore dobbiamo solo pensare a contesti in cui non provereste dolore
fisico.
Le domande che ci si dovrebbe sempre porre quando vogliamo indurre una
trance sono:
1. Che cosa voglio?
2. In quali contesti ciò avverrebbe naturalmente? Quella sarebbe la reazione
appropriata?
L'alleviamento
del dolore si crea quando la nostra attenzione è focalizzata altrove.
Se la nostra attenzione conscia è completamente saturata (si superano
i 7 + o - 2 pezzi di informazione) allora non sentiamo più dolore. È famose
il racconto che fece Milton a una signora che stava morendo di cancro
gli disse: "Che cosa farebbe se proprio adesso quella porta si dovesse
spalancare e lei guardando dovesse vedere una grande e enorme tigre affamata
che si lecca i baffi e guarda solo lei, quanto dolore pensa che sentirebbe?"
(in effetti il racconto era in un certo modo isomorfo alla situazione
attule della paziente che stava per morire).
Per abbassare
la soglia del dolore si possono evocare ogni sorta di stati in cui questo
è possibile, l'importante è far immaginare o ricordare cose a dispossizione
nella mappa del cliente, così possiamo star certi che avra provato la
sensazione di immergere la mn nell'acqua gelata o nel ghiaccio, la sensazione
dell'anestesia del dentista (che poi potrà essere spostata in altre parti
del corpo), l'eseprienza di avere la mente altrove, di essere cioè dissociato
dal corpo tanto da non sentire certi dolori o da non accorgersi di essersi
fatto male...
Ci sono moltri
altri fenomeni che possono essere evocati per mezzo di racconti. L'amnesia
può essere evocata raccontando di nomi sulla punta della lingua che non
riescono a essere ricordati, di una lavagna che viene cancellata.
Può essere evocata anche con una interruzione di schema oppure con una
dissociazione sui sistemi rappresentazionali:
"Per esempio, se la persona è molto specializzata sul canale visivo, potrei
praticare una induzione di sovrapposizione e portarlo a uno stato di coscienza
in cui predomina il canale cenestesico. quando ritorna al suo stato normale
di coscienza, automaticamente avrà amensia per l'esperienza di trance.
Non avrà alcun modo di avere accesso all'informazione, perché la sua coscienza
è di tipo visivo, e lo stato alterato di esperienza era cenestesico. 'Lui',
la sua parte visiva non ne sà niente. Ogni volta che alterate radicalmente
lo stato di coscienza di una persona, e poi improvvisamente lo riportate
al suo normale stato, senza creare un ponte tra questi due stati, lei
tenderà ad avere amnesia per ciò che è avvenuto quando la sua coscienza
era alterata. Nello stato normale, non ha modo di accedere a quella informazione;
essa è collegata a un altro stato di coscienza. Nelle forme blande di
questo fenomeno, sono state fatte delle ricerche sull'apprendimento. È
stato scoperto che se si memorizza una data informazione mentre si ascolta
la musica, più tardi si sarà molto più propensi a ricordarla se si ascolterà
nuovamente della musica. Sarete molto più propensi a ricordare le cose
che avete imparato quando avete bevuto del caffè, o avete alterato in
qualche modo la vostra coscienza, se riberrete del caffè o altererete
la vostra coscienza allo stesso modo. " (Ipnosi e trasformazione, p. 206)
Questi sono esempi dove l'amnesia viene prodotta in modo naturale e dove
non c'è alcun ordine diretto a riguardo. Ciò è possibile atraverso la
misdirection o dirizione dell'attenzione sul canale sbagliato rispetto
a quello in cui l'informazione è immagazzinata. Per esempio, dirigendo
l'attenzione dell'interlocutore in alto sulla vostra mano (accesso visivo)
e chiedendo che cosa è stato appena detto, se continuate a portare l'attenzione
della persona in alto questa avrà difficoltà a recuperare le informazioni.
L'ipermnesia
invece può essere prodotta con racconti di un provviso rendersi conto
di qualche novità per la strada o del ricordo di qualcosa che non si riusciva
a ricordare. La regressione d'età la si può evocare tramite racconti di
giochi, di come si è imparato a camminare a leggere e a scrivere, le fiabe,
oppure un odore, quello della vostra camere dell'infanzia o del vostro
gioco preferito, o l'odore del profumo della nonna o della camera dei
genitori...
La distorsione
temporale è facilmente realizzabile con racconti rigurdanti la guida in
automobile: di come a volte il tempo sempbra passare in un baleno e vi
ritrovate già nel luogo di destinazione o scoprite che sono passate già
due ora quando pensavate che fossero passati solo 20 minuti, altre volte
invece il viaggio non sembra finire più, guardate l'orologio e scoprite
che è passata solo mezzora e questa mezzora vi sembrava un'eternità.
L'approccio naturalistico insegna che la resistenza non esiste perché
il cliente vuole cooperare solo se gli viene fornito lo stimolo giusto
allora vi ringrazierà per questo con la fenomenologia adeguata perché
troverà che le sue esigenze sono state accolte ed esaudite.
Induzioni
complesse (sovraccarico e blocco dellemisfero dominante, guida della
mente inconscia)
1. Induzione
fulcro
2. Interruzione
dello schema
3. Sovraccarico
3. Potere personale
4. Cumulazione
di realtà
5. Metafore
6. Sottolineatura
analogica
7. Doppi
legami
8. Disseminazione
9. Identificazione
in trance profonda
Induzione
fulcro (si può considerare una particolare forma di interruzione
di schema che fa uso del corpo del cliente):
Si fa fulcro
su una componente fisica della persona come modalità per indurre
uno stato di coscienza alterato.
Stretta
di mano alla Milton Erickson
1. Ricalco
2. Stretta
di mano prolungata con distrazione dellattenzione
3. Mentre stringi
la mano dai la sensazione di lasciarla per poi riprenderla lievemente
più volte con le dita e col mignolo la trattieni. Alla fini la
lasci piano piano in modo impercettibile lasciando anche la tua sospesa.
In questo caso si è
fatto affidamento sull'ambiguità cenestesica (la persona
non riesce più a capire il preciso momento in quel gli lasciate
la mano)
"Nel momento
in cui Erickson comincia a rilasciare la mano in quel modo delicato,
incerto, il soggetto guarda spontaneamente il viso e gli occhi di
Erickson per avere una risposta alla domanda che sta sorgendo in
lui: che cosa sta succedendo? A questo punto Erickson aumenta la
confusione focalizzando lo sguardo su un punto alle spalle del soggetto.
Alla vana ricerca di un contatto di sguardi, il soggetto ha la particolare
sensazione di non essere visto, di essere 'attraversato dallo sguardo',
e le domande si moltiplicano, mentre la confusione riguardo alla
situazione aumenta. A questo punto Erickson accresce ulteriormente
questa confusione borbottando qualcosa d'incoerente [...] In quel
preciso momento il soggetto è sospeso in una totale, concentrata
e indagatrice attenzione, Erickson impartisce una suggestione chiara,
concisa e chiarificatrice, che sarà afferrata dal soggetto come
mezzo per porre fine allo scomodo stato d'incertezza." (L'esperienza
dell'ipnosi, pp. 75-76)
|
L'induzione
fulcro si può intedendere anche come un incorporazione di fenomeni
naturali che vengono in seguito attribuiti alla potenza dell'ipnotista.
Il concetto è comunque quello del pacing and leading (ricalco e
guida). Per esempio anche l'induzione di chiusura degli occhi tramite
la fissazione di un punto è basata sul ricalco e guida ma è
anche una induzione fulcro perchè fa leva su una componente fisica
(la stanchezza degli occhi, la pesantezza delle palpebre, la sfocalizzazione
dello sguardo e altri fenomenicome l'alterazione della percezione)
Interruzione
di schema
Si rompe uno schema
abituale che si usa normalmente in una comunicazione in modo da creare
confusione, focalizzare lattenzione
e avviare perciò uno stato di trance:
"Se riuscite a identificare
un qualsiasi schema comportamentale rigido di un essere umano non dovete
far altro che dare il via a quello schema e poi interromperlo." (Ipnosi
e trasformazione, p. 83) Poiché uno schema è un TOTE inconscio
è come una attività unica, la persona non presta attenzione
alle varie fasi: "Nel momento in cui io allungo il braccio per stringerle
la mano, lei allungherà il suo. A quel punto, io opero uninterruzione,
afferando con la sinistra il suo polso e sollevandole leggermente la mano.
Lei si troverà per un istante senza un programma, poiché
non esiste nessun passo successivo da compiere. [...] Nessuno è
mai passato dal punto di mezzo di una stretta di mano a nessuna altra
cosa. A quel punto vi trovate con un fulcro. Non dovete fare altro che
fornire le istruzioni adeguate, che tipicamente saranno seguite. In questo
caso, le istruzioni potrebbero essere: "Lascia che il tuo braccio
scenda, ma solo alla stessa velocità con cui i tuoi occhi cominciano
a chiudersi mentre tu entri in uno stato più profondo di quanto
tu pensassi..." (p. 83) In altre parole fornite alla persona il programma
da seguire, poiché al momento, in quelattimo è sprovvista
di piani di comportamento.
Si può anche procedere
con una amnesia di quanto è avvenuto con frasi del tipo:
"E lascia che
la tua mano scenda sino a toccare la mia, e a quel punto lafferrerai
e me la stringerai come se non fosse avvenuto nulla dinsolito".
A quel puinto stringete la mano e dite "Molto lieto!" parlando
subito di qualcosaltro o focalizzando lattenzione "Scusi
il suo nome?". |
Si può
anche utilizzare qualsiasi gesto normale, un qualsiasi schema socialmente
accettato per poi esasperarlo continuando però a parlare come se
niente fosse e senza attirare lattenzione sul gesto (rimango serio
e congruo).
Sovraccarico
Posso dire cose opposte
una in seguito allaltra, oppure dire una cosa sul piano verbale
e una completamente opposta sul piano non verbale (passa la suggestione
non verbale), posso parlare velocemente con un linguaggio confuso o difficile,
posso dare molte informazioni su più canali sensoriali, toccare
la persona distogliere lattenzione, etc.. (la usano gli zingari
per rubare - vedi anche prestigiatori=misdirecting)
Cumulazione
di realtà (è una forma di sovraccarico)
Cumulo realtà
differenti aprendo storie (vedi metafora windows) una dopo laltra
senza chiuderle.
Sottolineatura
analogica
Nella sottolineatura
analogica non cè la peak experience come nellancoraggio
ma la sottolineatura analogica (paraverbale, non verbale) ripetuta molte
volte diventa lequivalente di unancora.
Per esempio
muovo la mano in un certo modo quando evoco un particolare stato: di ipnosi,
potere o motivazione. Poi dopo molte volte quando chiedo di fare una cosa
posso usare la stessa sottolineatura analogica per comunicare direttamente
allinconscio ciò che deve fare. Posso dire: "E ora,
unaltra parte di te sa già cosa fare..."
Doppio legame
Per esempio metto
la persona in una posizione scomoda (uso tecniche simili allipnosi
dinamica) chiedendo per esempio di continuare a fissare il centro della
sua mano (dopo la tecnica di induzione fulcro) posta in alto mentre il
busto lo reclino allindietro per poi dire con tono di sfida: "Ora
prova a rimanere in questa posizione se ci riesci; se dovessi avvertire
il bisogno di muoverti e di far calare il braccio ciò vuol dire
che ti stai rilassando per entrare in uno stato di trance.
Tecniche
strategiche
"Più
di una volta mi è successo di far prendere la sedia a un paziente,
fargliela spostare in un altro punto della stanza, e immediatamente cominciava
a parlare dei suoi problemi e a darmi le informazioni che aveva bisogno
di darmi. In realtà lasciava tutte le sue resistenze nellorientamento
spaziale che aveva quando era seduto su questa sedia. [...] La sedia nella
vecchia posizione rappresenta i vecchi schemi di pensiero e di comportamento
del paziente. Lo spostare la sedia in una nuova posizione rappresenta
la disponibilità del paziente a guardare se stesso in modo nuovo"
(pp. 17-18 Lesperienza dellipnosi)
Altro esempio:
"Quel
dottore col quale per due ore feci tutto quello che potevo per metterlo
in trance aveva certamente un bel po di resistenza inconscia. E
poi, quando lo portai nellaltra stanza per presentarlo alla signora
Erickson, le sue resistenze erano state cumulate, e lasciate lì
nello studio. (p. 26)
Tecnica diversa:
"Molto
spesso faccio mettere i miei pazienti in trance profonda da qualcun altro;
specialmente quei pazienti che sono del tutto resistenti, e non si permetterebbero
mai che sia il medico a farlo. Di solito cerco di far sì che oppongano
tutta la resistenza possibile a me, in modo da poter catalizzare tutta
la loro resistenza, e non lasciarne nessuna verso la persona che si accinge
a metterli in trance." (p. 25)
Identificazione
i n trance profonda
Identificazione in
trance profonda Bandler paragona l'identificazione in trance profonda
con le possessioni vodoo. In effetti l'identificazione in trance profonda
è un fenomeno ipnotico che consente a un individuo di acquisire l'identità
di qualcun'altro sino ad acquisire inconsciamente alcune delle sue capacità.
Questa tecnica è stata usata da Bandler e Grinder quando hanno voluto
modellare Milton Erickson.
Bandler spiega che per ottenere una vera e propria identificazione profonda
occorre per prima cosa eliminare l'indentità della persona, creare cioè
una sorta di amensia riguardo a ciò che è tramite per esempio una regressione
d'età totale per poi acquisire la personalità della persona che si vuole
modellare. Una tecnica efficace per ottenere tutto ciòè quella di imamginare
di avere davanti a sé il libro del tempo nel quale ci sono le fotografie
di tutta una vita e ad ogni pagina si è totalmente a quella età. Sfogliando
le pagine a ritroso si torna sempre più indietro e avrai l'età che avevi
allora, sapendo solo le cose che sapevi allora e niente più. Quando è
il soggetto è arrivato all'età infantile si può dire: "E ora sei curioso
di andare in soffitta perché sai che ci sono abiti con cui potersi travestire
per cambiare di identità e quando comincia a indossare quegil abiti ti
dimentichi di tutto, di essere bambino e comincia a diventare quella eprsona
che non conosci ma che il tuo inconscio sa chi è e puoi assumere il tono
di voce di quella persona, le reazioni e i movimenti di quella persona
e il comportamento e per i prossimi minuti che sei lì prenditi tutto il
tempo necessario per crearti inconsciamente una personalità basata unicamente
su ciò che conosci di quel particolare essere umano e fra dieci minuti
i tuoi occhi si spalancheranno spontaneamente e sarei completamente quel
particolare essere umano." (Ipnosi e trasformazione, pp. 198-199)
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